Nel 1953 il fenomeno Marilyn esplode con Niagara e poi con Gli uomini preferiscono le bionde e Come sposare un milionario. Alla prima di quest'ultimo film la folla è tanto numerosa che quattro poliziotti devono sollevarla sopra la gente per farla entrare nel teatro.
Intanto Marilyn ha incontrato Joe Di Maggio, uno dei più grandi giocatori di baseball di tutti i tempi. I due si sposano il 14 gennaio 1954, ma il matrimonio dura poco più di nove mesi. Joe è insofferente, non sopporta la folla e il continuo chiasso che c'è sempre intorno a sua moglie e dichiarerà più tardi: "Non è divertente essere sposato con una luce elettrica", alludendo proprio alla troppa attenzione che questa stella del cinema attira su di sé. L'ultimo litigio furioso, quello che avvia le pratiche del divorzio, è causato dalla mitica scena della metropolitana di Quando la moglie è in vacanza (1955), ma nonostante le liti e la separazione, Joe e Marilyn continueranno sempre a tenersi in contatto e lui le regalerà per anni le adorate rose rosse, anche dopo la morte di lei, senza mai lasciare la sua tomba spoglia di fiori nel giorno del loro anniversario.
Ma in questi anni la tragedia futura è ancora lontana, Marilyn è nel pieno della sua carriera, un mito vivente, tanto che proprio in Quando la moglie è in vacanza viene addirittura citata nelle battute del film: "Posso spiegare anche la bionda nella doccia!" "Quale bionda nella doccia?" "Vorresti saperlo eh? Magari è Marilyn Monroe!"
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In visita col marito alle cascate del Niagara una moglie infedele progetta di ucciderlo con la complicità dell'amante, ma il marito le cambia le carte in tavola. Duplice omicidio. Scritto da C. Brackett, W. Reisch e R. Breen, è un melodramma criminale a suspense con diverse sequenze emozionanti grazie all'efficace uso del colore (fotografia di Joe McDonald) e alle angolazioni della cinepresa che sfruttano al meglio gli esterni delle cascate. E il film che trasformò M. Monroe in una star della Fox, e uno dei pochi in cui interpreta un personaggio totalmente negativo: divennero famosi l'abito scarlatto che indossa in una scena passionale; il sorriso che rivolge alla cinepresa quando, sbagliando, presume che il marito sia morto; la sua camminata pelvica, sull'orlo dell'autocaricatura. E un brutto film, ma, in un certo senso, affascinante per il suo cattivo gusto.oria.
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Gli uomini preferiscono le bionde | |
Titolo originale | Gentlemen prefer blondes |
Lingua originale | |
Paese di produzione | |
Anno | |
Durata | 91 min |
20th Century Fox | |
Costumi | Charles Le Mairs |
Trucco | Ben Nye |
TramaLorelei Lee e Dorothy Shaw sono due ballerine americane molto amiche ma diverse fra loro: Dorothy è attratta dalla bellezza e Lorelei dalla ricchezza; infatti il suo fidanzato è il ricco Gus Esmond. I due progettano di sposarsi a Parigi perché il padre dell'uomo non vuole vedere il figlio sposato con una ragazza che non sia ricca; dunque Dorothy e Lorelei si imbarcano per essere raggiunte da Gus in un secondo momento.
Sulla nave Lorelei viene presentata al ricco Sir Francis Beekman, un anziano proprietario di una miniera di diamanti; la ragazza, con la sua bellezza, lo porta a regalarle il diadema che appartiene a sua moglie. Dorothy invece conosce Ernie Malone e si innamora di lui, ricambiata; Malone, in realtà, è un investigatore privato ingaggiato da Esmond sr. per controllare Lorelei e, quando Dorothy scopre la sua vera identita'.Intanto anche la polizia è a teatro per portare Lorelei in tribunale a causa del diadema, di cui è stata denunciata la scomparsa ma che la ragazza non vuole restituire perché lo considera suo; viene poi convinta da Dorothy a restituire l'oggetto, ma quando vuole farlo si accorge che è sparito: allora, mentre Dorothy va in tribunale al posto di Lorelei, quest'ultima cerca di spillare a Gus i soldi per un altro diadema.La nave finalmente arriva a Parigi, e le due ragazze cominciano a dedicarsi agli acquisti sfrenati. Quando arrivano all'albergo, scoprono che Gus ha annullato la prenotazione dell'albergo e la lettera di credito data a Lorelei; le due amiche si ritrovano così in mezzo alla strada, ma dopo poco tempo riescono a trovare lavoro in un teatro come ballerine. Gus arriva a Parigi e, quando assiste allo spettacolo di Lorelei, decide di lasciarla.
In tribunale Dorothy cerca di far guadagnare a Lorelei più tempo possibile e, mentre viene interrogata, arriva Malone, che la riconosce: l'investigatore non dice però nulla, ma rintraccia Beekman e lo obbliga a restituire il diadema che aveva rubato a Lorelei per paura della moglie. Il padre di Gus va al teatro dove si è esibita Lorelei e gli impartisce la sua benedizione.
La pellicola si conclude con il doppio matrimonio di Lorelei con Gus e di Dorothy con Malone sulla nave. blondes.
Marilyn e Jane Russell riescono con questo filmetto leggero leggero a conquistare tutti gli uomini del pianeta e a convincerli che Gentlemen prefer blondes.
Gli uomini preferiscono lebionde (Gentlemen Prefer Blondes) è una pellicola del 1953 diretta da Howard Hawks, interpretata da Marilyn Monroe e Jane Russell, tratta dall'omonimo romanzo e del successivo adattamento teatrale curati da Anita Loose.
Tre belle ragazze, Shatze, Loco e Pola, indossatrici presso una casa di moda di New York, messi in comune i propri risparmi, prendono in affitto un sontuoso appartamento, come base di operazione per la conquista di tre mariti milionari. Shatze ha tra i suoi ammiratori un bravo giovanotto senza pretese, un certo Tom, che le fa la corte; ma per Shatze il marito ideale sarebbe Mr. Hanley. Questi sarebbe disposto ad impalmare la fanciulla, se la sensibile differenza d'età non lo rendesse un po' perplesso. Anche Loco ha pescato un uomo ricco e maturo, Mr. Brewster, che sta per divorziare da sua moglie e intanto confina la futura giovane sposa in una sua riserva di caccia. Ma Loco s'innamora di Eben, giovane guardia forestale, e lo sposa. Quanto a Pola, l'ultima delle tre fanciulle, essa è veramente adorabile; ma è afflitta da una terribile miopia.
"Il romeno Jean Negulesco non è Lubitsch, eppure il tocco è leggero, il dialogo scoppiettante, lo spasso assicurato. Fra le tre covergirl da copertina Lauren Bacall ha più classe, ma Marilyn, oltre che bellissima, è straordinariamente brava nella parte della svampita miope. La meno verde Betty Grable arranca a distanza, anche perché costretta a nascondere le gambe che fecero sognare una generazione". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 21 gennaio 2002).
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